Tempi di vita e di lavoro. Al via il bando sulla “Flexicurity di genere”.

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Il 20 febbraio è stato pubblicato sul BURL l’avviso pubblico per interventi in impresa volti a favorire la conciliazione tra vita familiare e lavorativa.

Tibaldi:”Per nuovi modelli di flessibilità e organizzazione del lavoro stanziati 9,5 milioni di euro”.

19/02/10 – “Prende il via il bando sulla ‘Flexicurity di genere’ per il quale è stata impegnata la somma di 9 milioni e mezzo di euro. Si tratta di azioni che derivano dal Piano per l’occupazione femminile per il biennio 2009- 2010″. E’ quanto dichiara l’Assessora regionale al Lavoro, Pari opportunità e Politiche giovanili Alessandra Tibaldi nel presentare l’Avviso Pubblico “Interventi in impresa volti a favorire la conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa in un’ottica di flexicurity”  che verrà pubblicato sul BURL del 20 febbraio.

Al centro degli interventi – conclude Tibaldi – l’attuazione di nuovi modelli di flessibilità e organizzazione del lavoro che tengano conto di tempi e orari al femminile con la finalità di favorire il lavoro delle donne e contribuire all’abbattimento della divisione tra compiti maschili e femminili. Come amministrazione uscente lasciamo questo importantissimo contributo nella direzione dell’ammodernamento del nostro sistema di welfare, che possa così riconnettersi alle esperienze più avanzate in campo europeo e dare una forte spinta alla valorizzazione della risorsa femminile nel mondo del lavoro”.

I progetti da presentarsi dovranno fornire risposte concrete alle esigenze di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori, attraverso l’adozione da parte dei datori di lavoro di modelli di organizzazione flessibile e l’attivazione di servizi di conciliazione per i lavoratori e le lavoratrici con carichi di cura. Per il bando è stata impegnata una somma pari a 9.450.668 euro.

Le azioni previste sono finalizzate all’adozione di modelli organizzativi più flessibili, tra i quali il telelavoro, il part-time, lo job sharing (lavoro ripartito tra più lavoratori/trici) e  job rotation (rotazione o sostituzione tra lavoratori/trici), il tutoring per i/le lavoratori/trici che rientrano da periodi di prolungata assenza, la gestione e lo sviluppo del diversity management.

Saranno inoltre concessi contributi per l’attivazione di servizi di nursing, baby parking, ludoteche, spazi studio e gioco, asili nido, trasporto e accompagnamento, assistenza per malati, disabili e anziani, doposcuola per gli alunni delle scuole primarie.

Possono presentare progetti i datori di lavoro privati (imprese, imprenditori individuali, società, comprese le società cooperative, consorzi, onlus, associazioni),  in forma singola o associata, anche in partenariato con enti pubblici.

Nella fase di valutazione dei progetti presentati saranno considerati titoli di priorità la prevalenza della componente femminile nei destinatari dell’intervento proposto, la presentazione del progetto con un ente pubblico come partner esterno, interventi di conciliazione per beneficiari a totale presenza maschile.

I destinatari degli interventi sono: i lavoratori subordinati con qualsiasi tipologia contrattuale, i collaboratori coordinati e continuativi a progetto e occasionali, gli associati in partecipazione con solo apporto di lavoro e quelli con apporto di capitale e lavoro.

Ai singoli progetti, che avranno una durata massima di 24 mesi, può essere concesso un finanziamento non superiore ad euro 350.000. Le domande potranno essere presentate a partire dal 30° giorno dopo la pubblicazione del bando sul BURL fino al 31 maggio (prima scadenza). Queste le successive scadenze: la seconda il 30 settembre 2010; la terza il 31 gennaio 2011.